La curiosa situazione dei diritti del tennis dal 2024 tra SuperTennis e Sky Sport

Nei giorni scorsi ha fatto molto scalpore, tra gli addetti ai lavori, l’annuncio della FITP / SuperTennis secondo cui ha acquistato in esclusiva per l’Italia i diritti media del quarto e ultimo slam della stagione, lo US Open per una durata quinquennale a partire da quest’estate; ma la situazione dei diritti legati al tennis a partire dal 2024 è quantomeno curiosa se analizzata oggi.

Anche se la notizia era stata anticipata la settimana precedente da La Stampa, molti non avevano dato troppo peso all’anticipazione. Per vari motivi.

Innanzitutto la FITP non ha una struttura organizzativa televisivo-mediatica tale da potersi “permettere” di trasmettere uno dei quattro tornei di maggiore livello avendo un solo canale lineare (SuperTennis, tra l’altro in chiaro) e una piattaforma streaming che è sostanzialmente sconosciuta ai più (SuperTenniX).

Restare con questa configurazione a fine agosto, quando partirà l’edizione 2023 degli US Open, è logicamente impensabile. Va bene enfatizzare il fatto che ritornano in chiaro dopo oltre 30 anni, ma poi si passa alla resa dei conti nel momento in cui i segnali da New York saranno accesi: bisogna saper trasmettere.

Un partner di peso per SuperTennis

In relazione ai diritti assegnati a FITP degli US Open, c’è un altro tassello che manca all’analisi: secondo SportBusiness (fonte che si sempre rilevata fondata e veritiera) Sky Europe (quindi nel Regno Unito, Italia e Germania) ha acquistato i diritti pressoché completi dei tornei di ATP e WTA dal 2024 al 2028.

Diritti che fino a fine anno, in Italia sono proprio della FITP che li trasmette su SuperTennis e SuperTenniX e che, per numero di tornei e di dirette, rappresentano la pressoché totalità del palinsesto del gruppo televisivo. Con questi diritti dal 2024 in mano a Sky, alla FITP in qualche modo devono correre ai ripari.

Ecco quindi che alla FITP sperano e credono di poter intavolare una trattativa con Sky. Ma non tanto perché Sky debba avere per forza i diritti dello US Open (è una decina d’anni che trasmesse solamente Wimbledon e non si sono mai fatti troppi problemi in questo senso), tanto perché:

  • a SuperTennis i diritti dei tornei di ATP e WTA servono come il pane: c’è da strutturare un palinsesto lungo un anno. Bellissimo avere gli US Open, ma durano 15 giorni (la FITP poi avrebbe i tornei italiani ma sono pur sempre “poca cosa” per riempire un canale totalmente dedicato al tennis)
  • altre TV che hanno diritti tennistici non ce ne sono: a Warner Bros. Discovery, che dispone di Australian Open e Roland Garros, non ha mai importato di sub-cedere una parte dei propri diritti quindi molto difficilmente se ne farà qualcosa.

Altro punto a favore dell’accordo è un rapporto positivo tra Federazione e Sky Sport soprattutto negli ultimi anni che ha visto proprio un accordo tra le parti per uno scambio di diritti.

ATP e WTA su Sky dal 2024: lo snodo della programmazione

Ulteriore elemento a favore di un accordo FITP-Sky Sport riguarda il “problema” sul quale fino a questo momento si è sempre incolpato Sky perché può, ma non vuole. Stiamo parlando della implementazione internet / on-demand / multicanale.

Avere la quasi totalità dei tornei ATP e WTA significa avere l’onere di poterli trasmettere, se non proprio in maniera totale, quantomeno decentemente. E allo stato attuale, su questo aspetto Sky Sport pecca di… presunzione.

Sky Sport ha solo un canale di tennis e solamente durante i tornei master 1000 attiva un secondo canale sul quale trasmettere altri campi; con Wimbledon e 6 campi, è capitato spesso che nonostante ci siano match in corso non siano rimasti collegati in diretta.

Scelte editoriali che si possono anche comprendere (dalla banale scusa dei costi di gestione, al fatto che si pensi che al pubblico italiano determinate partite possano non interessare) se vengono applicate in un numero limitato di tornei ma che diventano un problema nel momento in cui hai in cassa tutti i segnali possibili e immaginabili di tutti i tornei ATP e WTA: la mancanza di flessibilità di Sky si farebbe parecchio sentire.