L’edizione 2024 del Tour de France prenderà il via sabato 29 giugno, da Firenze, per concludersi a Nizza, dopo 21 tappe e 3492 km, domenica 21 luglio, a pochi giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici, in quella che, di fatto, sarà un’estate sportiva senza interruzioni: tutte le tappe saranno disponibili in diretta su Rai 2 e Rai Sport (integralmente su Eurosport 1 e Discovery+, ndr)
I protagonisti del Tour de France 2024
Tutti gli occhi degli appassionati sono puntati sul duello più atteso, quello tra lo sloveno Tadej Pogacar, fresco di successo al Giro – dominato dall’inizio alla fine, trasmettendo un senso di superiorità a tratti persino imbarazzante nei confronti di tutti gli avversari – e il detentore del titolo, il danese Jonas Vingegaard: i due, peraltro, hanno conquistato le ultime quattro maglie gialle (Pogacar nel 2020 e nel 2021, Vingegaard nel 2022 e nel 2023), quindi la caccia al tris alimenta ancora di più la loro vigilia. Per il campione danese, poi, al rientro dopo il tremendo infortunio durante il Giro dei Paesi Baschi, il terzo sigillo consecutivo significherebbe l’ingresso nell’Olimpo ristretto dei plurivincitori di seguito, solo cinque, e nessuno scandinavo.
Quella del 2024 sarà la prima edizione in assoluto della Grande Boucle a partire dall’Italia, nel centenario della prima vittoria italiano, quella di Ottavio Bottecchia, che nel 1924 si vestì di giallo agli Champs-Elysées, e sarà anche la prima della storia che non terminerà a Parigi – proprio per la concomitanza con i Giochi – ma in Costa Azzurra, con la cronometro individuale da Montecarlo, che potrebbe risultare decisiva per la classifica finale.
La copertura della Rai
La Rai, con Rai Sport, seguirà il Tour dall’inizio alla fine, con una copertura praticamente integrale, tutta in diretta su Rai 2, e con due rubriche dedicate, su Rai Sport HD, “Tour di sera” alle 20.00 e “Tour di notte” a mezzanotte: il racconto della corsa sarà affidato a Stefano Rizzato e Davide Cassani, con Francesco Pancani, Alessandro Petacchi e Stefano Garzelli in studio.
I logorroici commentatori italiani del tour proprio non ce la fanno a non rovinare la bellezza delle immagini e dell’atmosfera : valanghe di parole inutili: molto bravi. Sviano puntualmente da ciò che sta accadendo.
Ciò accade puntualmente, anche al giro. È per questo che non si riesce più ad apprezzare.