Libro #23 – Marcell Jacobs: flash

Continua la nostra carrellata di proposte riguardo qualche libro a carattere sportivo che raccontano storie, biografie e aneddoti dei più importanti personaggi sportivi: oggi proponiamo una lettura riguardo Marcell Jacobs.

La descrizione di Amazon del libro di Marcell Jacobs

«I 100 metri sono un rettilineo, non come la vita che è piena di curve e a tratti può sembrarti di correre all’indietro. Il percorso per salire sul podio è tortuoso, difficile, ma entusiasmante. Si può cadere, io sono caduto decine di volte. Ma ogni infortunio, ogni sconfitta, è una rampa per fare meglio. Ogni falsa partenza è un’opportunità. Finché arrivano quei dieci secondi in cui ti giochi tutto. Ne bastano 9,80 perché nulla sia più come prima.»

L’uomo più veloce del mondo è italiano.
Nell’estate olimpica 2021 Marcell Jacobs ha trascinato tutti in un brivido di 9 secondi e 80 centesimi, e poi in un’esultanza sfrenata e incredula. La sua medaglia d’oro nei 100 metri di Tokyo (poi bissata grazie alla vittoria nella staffetta 4×100) ha stupito il mondo, ma viene da lontano.
In questo libro Jacobs si racconta a cuore aperto.

Flash, come il suo sprint fulmineo. Flash come i ricordi che riaffiorano e si ricompongono: la passione per la velocità, la crescita sportiva e la faticosa perseveranza dell’allenamento, l’inferno dei tanti infortuni e il cambio di disciplina dal salto in lungo alla distanza “regina” dell’atletica; ma anche i figli, l’amore, gli amici, un’infanzia segnata dall’assenza del padre e dal rapporto strettissimo con la madre e i nonni che lo hanno allevato a Desenzano del Garda.

Per Jacobs non è stato facile superare la sensazione di non riuscire a esprimere il proprio potenziale. È servito un lavoro tenace insieme al golden coach Paolo Camossi, per trovare la giusta tecnica di riscaldamento, di corsa e di partenza e per gestire al meglio lo sforzo in gara.

È servito il contributo di una mental coach per volgere a suo favore il peso del passato e delle aspettative. Il segreto della sua svolta vincente è proprio questo: correre libero e sciolto come un bambino; portando per mano, fin sui blocchi di partenza, quel piccolo Marcell che si sentiva abbandonato e che ora sorride.

Il nonno lo aveva ribattezzato “motoretta umana”: ora quel bambino è salito nell’Olimpo, ed è ancora affamato di record e vittorie, sempre restando se stesso, possibilmente Flash.


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