Sono trascorsi cinquant’anni da quell’incredibile finale del campionato del mondo di ciclismo, che il 6 agosto 1972, nel torrido pomeriggio francese di Gap, vide Marino Basso sfilare il titolo ad un esausto e incredulo Franco Bitossi, senza più una stilla di energia a mezzo metro dal sogno.
Fu un trionfo inatteso, per l’Italia, e con il protagonista meno atteso, in una rassegna iridata che alla vigilia aveva un solo, grande, obbligato favorito, Eddy Merckx: il “Cannibale”, quell’anno, aveva già vinto, nell’ordine, Milano-Sanremo, Freccia del Brabante, Liegi-Bastogne-Liegi, Freccia Vallone, Giro d’Italia e, appena due settimane prima, il Tour de France. Eppure l’attacco di Bitossi, a un chilometro dalla fine, lo sorprese e quando si decise a reagire era troppo tardi: alla fine dovette accontentarsi del quarto posto, la più amara delle medaglie di legno, alle spalle, oltre che di Basso e di Bitossi, anche del francese Guimard.
Una volata, quella che consegnò il Mondiale a Marino Basso, entrata nella storia del ciclismo, per la sua drammaticità epica, e della televisione, per la telecronaca appassionata di Adriano De Zan, che in Italia andò in onda, in diretta, in bianco e nero, a differenza delle altre TV pubbliche straniere: adesso, dopo diversi anni di ricerche negli archivi delle televisioni del Vecchio Continente da parte di Pino Frisoli, esperto di storia della televisione e di ricerche di archivio per Rai Sport, a Basso e Bitossi è stato “restituito” il colore originale.
La telecronaca di quella volata di Gap sarà trasmessa nella puntata di “Radio Corsa” di giovedì 4 agosto, in onda alle 21.10 su Rai Sport + HD.