Il CIO inizierà a breve l’iter per i diritti TV europei per le prossime olimpiadi

Giochi Olimpici CIO

Il Comitato Olimpico Internazionale avvierà il suo attesissimo processo di vendita dei diritti di trasmissione in Europa il 10 marzo e ha concesso ai potenziali offerenti un periodo di sei settimane e mezzo per presentare le offerte.

L’imminente bando di gara, indetto questa mattina dal CIO, copre i diritti in 51 territori europei dei Giochi di Milano-Cortina 2026 e Los Angeles 2028.

Come riportato da SportBusiness, gli offerenti potranno presentare offerte su un ciclo (2026 e 2028) o due cicli (2026-2028 e 2030-2032).

Le Olimpiadi invernali del 2030 devono ancora essere assegnate, ma i Giochi del 2032 si svolgeranno a Brisbane, in Australia.

Discovery detiene attualmente i diritti delle Olimpiadi in Europa (Russia esclusa) dal 2018 al 2024 in un accordo del valore di 1,3 miliardi di euro. Ha venduto i diritti in chiaro in vari territori, mantenendo comunque un’ampia copertura per i suoi canali Eurosport e piattaforme di streaming tra cui discovery+.

Il CIO, che sta lavorando ancora una volta con l’agenzia IMG come consulente per il processo ITT, ha affermato che prenderà in considerazione offerte per più territori o un singolo territorio e offrirà “vari pacchetti su piattaforme multimediali”.

Non saranno accettate offerte autonome solo per il ciclo 2030-32.

Le offerte devono essere presentate entro il 25 aprile.

Gli avversari

Il CIO ha affermato che avrebbe “valutato le offerte in base alla loro capacità di soddisfare gli standard più elevati in termini di qualità della trasmissione, la loro capacità di raggiungere il più ampio pubblico possibile, il loro impegno nella promozione dei Giochi Olimpici e dei valori del Movimento Olimpico e sull’offerta finanziaria”.

Insieme alla concorrenza delle agenzie, è probabile che Discovery debba affrontare una sfida da parte di Eurovision Sport, il braccio sportivo della European Broadcasting Union, partner di trasmissione del CIO in Europa fino al 2012 e principale sfidante di Discovery per i diritti durante l’ultima asta nel 2015.

Non è da escludere comunque che altri operatori possano scendere in campo.