Da una parte 2,483 milioni di abbonamenti per Sky Italia. A questi si aggiungono 1,935 milioni di abbonamenti per Dazn. Sarebbero questi, a quanto risulta al Sole 24 Ore, i numeri trasmessi in settimana dai due operatori alla Lega Serie A e che fotografano, appunto, gli abbonamenti alla visione pay del massimo campionato. Il tutto è frutto di un obbligo di comunicazione in esecuzione del contratto con il quale sono stati attribuiti i diritti per la Serie A nel 2021-24.
Non è stata una passeggiata quell’assegnazione, con strascichi (istruttorie in corso di Antitrust e Agcom). Ma l’assegnazione a Dazn per 840 milioni a stagione (340 dei quali da Tim con cui è in essere una partnership) ha fatto emergere un quadro inedito, per i player in gioco come per i consumatori. Nel primo caso la piattaforma guidata in Italia da Veronica Diquattro (e che come anticipato sul Sole 24 Ore di ieri è alla ricerca di un direttore commerciale con ampi poteri e a riporto della stessa Diquattro che è anche nel board del Gruppo 24 Ore) è diventata il pivot della Serie A presso gli aficionados italiani aggiudicandosi i diritti per tutte le 10 partite ogni settimana. Nel secondo, ai consumatori è stato chiesto evidentemente uno sforzo in termini di dotazione di banda ultralarga che si è scontrato dall’altra parte con disguidi di trasmissione in queste prime giornate di campionato.
È in questo quadro che va letta la fotografia di questi numeri non oggetto di commento dalla Lega né dagli altri due operatori. Il dato fornito da Sky (e relativo agli abbonati a settembre) seguirebbe quello fornito a settembre (e fermo al 31 agosto) che indicava 2,586 milioni (non disponibile il dato Dazn).
Si parte da qui, quindi, con 4,4 milioni di abbonamenti alla Serie A. Con un’avvertenza: non si tratta di abbonati perché in molti casi può esserci una sovrapposizione, ma di “abbonamenti”. È però vero che qui c’è tutta la misura dell’appeal della Serie A che andrà ora verificata, per Sky come per Dazn o Timvision, alla prova dei prossimi mesi. Per Sky, infatti, con settembre è terminata la gratuità dell’offerta per gli abbonati al pacchetto Calcio che ora sarà sostituita da un costo di 5 euro al mese (e che comunque non ha solo la Serie A). Un modo, questo, per cercare di tenere il più possibile aggrappata a sé una base clienti orfani dell’offerta completa di Serie A: la media company ha 3 partite in “co-esclusiva”, mentre lo scorso triennio il massimo campionato era trasmesso sia da Sky, sia da Dazn con partite in esclusiva, ma con Sky a fare da dominus (7 match). Dazn era a sua volta visibile anche grazie alla piattaforma Sky e le indiscrezioni di mercato indicavano nell’ultimo campionato 1,6-1,8 milioni di abbonati di cui il 60% su Sky. A sua volta la media company di casa Comcast era accreditata, sempre da rumors di stampa, di un numero di abbonati in una forchetta fra 2,5 e 2,9 milioni
Ora per Sky il numero ufficiale, comunicato alla Lega, sarebbe di poco sotto i 2,5 milioni comprensivo di Now Tv, digitale terrestre e canale horeca (bar, ristoranti e hotel) per il quale è stato stretto un accordo con Dazn. Dal canto suo gli oltre 1,9 milioni di abbonamenti a Dazn comprendono gli effetti del fattore “concurrency” (la fruizione dello streaming in contemporanea su due dispositivi diversi) e gli abbonamenti fruiti attraverso Timvision che, a sua volta, per spingere sull’acceleratore ha lanciato la sua superofferta Tim Gold: tempo fino al 15 novembre, quindi anche più di un mese, per sottoscrivere in un unico abbonamento, a 29,99 euro al mese (anziché 44,99) con il TimVision Box incluso, tutti i contenuti TimVision e dei partner della Tv di Tim: Disney+, Netflix, Dazn e Infinity+.