La moglie Rosita, compagna indissolubile nella vita e nel lavoro, e i figli Angela e Luca, aprono le porte della loro splendida casa-bottega di Sumirago, per condurci e raccontare, attraverso le interviste curate da Sara Cometti e Leopoldo Muti, la straordinaria vita e l’esuberante personalità di Tai.
“Era geniale, pieno di talento, un colorista fantastico, avrebbe potuto fare il pittore” racconta Rosita. Dotato di una creatività sconfinata, che lo rese uno dei più importanti ambasciatori del Made in Italy nel mondo, Ottavio è stato anche un atleta fenomenale, finalista dei 400 metri ostacoli alle Olimpiadi di Londra 1948, campione del mondo studentesco nei 400 metri piani e vincitore di otto titoli nazionali.
“Ottavio Missoni – 100” racconta anche gli aspetti più intimi della vita dello stilista e atleta, come l’amore, per Rosita e per la famiglia, e l’infanzia, trascorsa a Zara, in Dalmazia, città diventata sua musa ispiratrice: “Si portava dentro i colori della sua terra – ricorda Angela – i colori del mare, i colori della natura, che ha trasferito poi nelle nella sua arte”. Missoni era rimasto legatissimo alla sua terra ed era molto vicino alla comunità degli esuli, tanto da rivestire, fino alla sua scomparsa, il titolo di sindaco del Libero Comune di Zara in esilio. Un aspetto della sua vita importante da sottolineare soprattutto oggi, il 10 febbraio, Giornata del Ricordo, dedicata alle vittime delle Foibe e all’esodo Giuliano Dalmata.
La sua vita è stata avvincente come un romanzo d’avventura, e lo speciale “Ottavio Missoni – 100” ne approfondisce con aneddoti e ricordi, accompagnati da foto e video di repertorio, i capitoli più importanti: dagli antenati pirati alla carriera sportiva, dalla guerra – con i 4 anni di prigionia in Egitto – all’esilio, fino alla scoperta, quasi per caso, della moda. Il sodalizio affettivo e lavorativo con Rosita porta alla fondazione della casa di moda Missoni e alla scelta, che oggi definiremmo sostenibile, di trasferire casa e bottega a Sumirago, per ricreare la palestra a cielo aperto che era stata Zara. Perché l’idea di una vita senza sport, per Missoni, è sempre stata inconcepibile. Si allenava ogni giorno in giardino, il suo regno, e ha continuato a gareggiare nella categoria master, nella quale ha vinto numerosi titoli e medaglie nel nuoto, nel lancio del giavellotto e del peso.
Missoni era anche assiduo frequentatore delle “cene milanesi del giovedì” organizzate da Gianni Brera, che era il suo cantore. Fu lui infatti a ideare l’espressione “passo dipinto” per descriverne la falcata, quando correva. Aveva una cerchia di amici illustri, da Gianni Mura a Dario Fo, da Nereo Rocco a Fabio Capello, che ricordando l’amico a Sky Sport 24 ha detto: “Ottavio era milanista, aveva cominciato con Nereo Rocco, e veniva spesso a trovarmi a Milanello. Avevamo un rapporto bellissimo, era un uomo sincero, che ti dava tutto e che voleva bene alla gente”.
Dalle parole di Rosita e dei figli, emerge un ritratto carico di allegria e ironia, ma anche di semplicità. “C’è chi l’ha chiamato artista del colore, chi ha descritto il suo passo dipinto – racconta Luca – chi l’ha chiamato fenomeno. Per noi era solo nostro papà, era Tai”.
Lo speciale “Ottavio Missoni – 100”, produzione originale Sky Sport, andrà in onda domani, giovedì 11 febbraio, alle 14, alle 17.30 e alle 22.30 su Sky Sport Uno, e alle 23.15 su Sky Arte. Disponibile on demand e in streaming su NOW TV.